Orientamento Cognitivo-Costruttivista

L’approccio della Psicoterapia di orientamento Cognitivo-Costruttivista è basata sull’acquisizione della consapevolezza di Sé e del proprio sentire: mente e corpo sono inseparabili e le sensazioni ed emozioni sono dei processi di conoscenza di Sè e del proprio funzionamento.

Il sintomo viene messo in prospettiva, gli si attribuisce un significato e si restituisce al paziente come sia lui a sentire le cose in un certo modo. La psicoterapia ad orientamento cognitivo-costruttivista si focalizza principalmente sugli aspetti della conoscenza personale, cioè sulle modalità con cui ogni individuo rappresenta sé e il mondo, nonché la narrazione delle esperienze vissute, siano esse appartenenti al proprio passato remoto, siano esse più recenti e presenti. Il terapeuta, proprio perché non esiste una realtà univoca, non sa ciò che è giusto o sbagliato in senso assoluto e non possiede una conoscenza più completa, accurata e in definitiva migliore di quella che possiede il paziente.

In questo senso, il presupposto da cui parte uno psicoterapeuta ad orientamento cognitivo-costruttivista è che le difficoltà e le sofferenze del paziente nell’affrontare e superare il proprio disagio non dipendono necessariamente da una visione distorta della realtà e dei fatti oggettivi o da una loro errata interpretazione Il paziente non è più vittima di un evento ma, attraverso l’esperienza relazionale con il Terapeuta, acquisisce maggiore padronanza di Sè e comprende quale sia il modo più giusto per se stesso nell’affrontare determinati eventi o esperienze.

Tale presupposto rende così possibile e necessaria un’esplorazione di come l’altro, cioè il paziente, costruisce e conferisce significato alla propria realtà, assimilandola a schemi e modelli propri e peculiari, che vanno a configurare il proprio stile cognitivo-affettivo e quello cognitivo-interpersonale.
Il Terapeuta è allo stesso tempo attore ed osservatore all’interno della relazione terapeutica, che accompagna il paziente nel percorso della conoscenza di sé, orientandolo e facendo luce all’interno di un mondo personale confuso e sofferente.